VaredoShopping: chiudere sul nascere ogni polemica

VaredoShopping: chiudere sul nascere ogni polemica

19 Luglio 2013 0 Di MATTEO

Sono contento quando sono criticato. Perché ciò mi sprona a fare sempre meglio, ad analizzare i fatti e a poter meglio rendicontare e spiegare a tutti i cittadini la storia (che per non esser presuntuoso non oso definire “verità”, anche se ovviamente per me lo è).

Mi si consenta se mi son permesso di pubblicare foto di tale protesta qui sopra apparsa sui muri di qualche negozio, così da rendere subito immediato a tutti “il motivo del contendere”.

E’ vero: l’Amministrazione ha negato la prosecuzione del VaredoShopping.

Nessun problema ad ammetterlo. E me ne assumo, in prima persona, ogni responsabilità.

Mi piacerebbe spiegare…

1) Come in pochi comuni avviene, a Varedo esiste un forum delle attività produttive (di cui si è ampiamente parlato su questo blog), al quale tutti i commercianti sono invitati, che sin dal mese di marzo ha discusso di eventi estivi, programmando e discutendo insieme le varie alternative di organizzazione. I commercianti di Varedo avevano chiesto 8 venerdì, l’Amministrazione ha contro-proposto 4 venerdì con eventi importanti per attirare persone anche da fuori Città. L’accordo si è chiuso a 6 venerdì, con possibilità di recupero se uno o massimo due venerdì non si sarebbero tenuti per maltempo (fattore quest’anno non avvenuto).

2) L’Amministrazione ha quindi programmato, soprattutto per quanto riguarda il personale di Polizia Locale, turni su 6 date: si sottolinea il sacrificio economico nel pagare gli straordinari ai dipendenti, possibilità sempre più restrittiva a causa del patto di stabilità. (si ricorda che, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha stanziato € 3.000 per le 6 date per partecipare alla spesa di alcuni eventi sparsi lungo l’asse pedonale).

3) Taluni commercianti sostengono che il primo venerdì sia da intendersi da recuperare perché ha piovuto dalle h 20.15 alle h 20.40 ed alcune bancarelle hanno smontato e sono andate via da Varedo, lasciando più vuota la manifestazione: non è problema dell’Amministrazione Comunale se le bancarelle hanno deciso di andarsene prima di un “rompete le righe” ufficiale che avrebbe dato tutti i motivi per chiedere il recupero. La serata si è svolta, a viabilità chiusa, con due agenti di Polizia Locale operativi. Ergo: non è un recupero da effettuare.

4) Nel corso delle sei date non sono mancate le criticità: in un paio di occasioni non sono stati rispettati gli orari di riapertura della viabilità (a volte sino alle 2 di notte, con un permesso sino alla mezzanotte); altre volte non sono state rimosse delle transenne da parte dei commercianti incaricati (come da accordi); sin troppe volte le strade sono state lasciate in uno stato pietoso di immondizia e rifiuti vari sparsi (non per colpa dei cittadini, ma si presume per le bancarelle…); altre volte, soprattutto le prime, alcuni punti musica hanno suonato sin dopo la mezzanotte; una volta un’ambulanza ha faticato a passare per dei problemi di installazione di sedie e tavoli oltre la mezza-strada (così mi hanno riportato per questo ultimo punto…). Queste criticità ci hanno indotto a pensare che nei prossimi mesi c’è molto da lavorare per affinare ancora di più questa bellissima manifestazione.

5) Vero è che i commercianti, nella richiesta di prolungamento, si sono offerti a risolvere ogni problema organizzativo ed economico: grossi, enormi problemi si sarebbero posti sul lato economico (per i motivi di cui ho già scritto). Legittimamente (non essendo un pubblico dipendente) un commerciante può pensare che il “servizio di Polizia Locale” si possa pagare (come un qualsiasi servizio pubblico per il quale è richiesta una tariffa -es asilo nido-): nella realtà dei fatti non è e non può esser così! Problemi si sarebbero posti anche dal lato organizzativo: pensiamo ai residenti lungo tutto l’asse che dall’ultima settimana di maggio leggono sui manifesti in Città che la manifestazione sarebbe finita il 12 luglio e magari per i prossimi due venerdì hanno messo in programma spostamenti con rientri in macchina in orari della manifestazione? Ma ciò solo per un esempio banale… La questione logistica, organizzativa e di comunicazione è troppo importante!

6) Esser assessore al Commercio non significa far gli interessi dei Commercianti, come forse per troppo tempo in Italia alcuni miei colleghi del passato hanno voluto far sembrare (mi dice qualche anziano varedese che sino a non troppe legislature fa, l’Assessore al Commercio di Varedo è sempre stato lui stesso commerciante….). Essere assessore al Commercio significa aiutare le attività in un momento di crisi (e 6 venerdì non son pochi!) e saper anche dare occasioni ai Commercianti di sedersi a un tavolo a esternarmi i loro problemi, di emergere e di lavoraremeglio e di più , senza però giungere ad una storpiatura per la quale il loro profitto diventa costo sociale per la collettività (come ad esempio i maggiori costi per la pulizia delle strade il sabato mattina…) . Sia chiaro: limite a Varedo non raggiunto, ma è bene sottolineare tale rischio.

7) Un appunto finale: ad accordi fatti, non è bello creare polemiche sterili chiedendo deroghe dell’ultima ora. E ricordiamoci anche che esiste la Valera e le manifestazioni, e i relativi costi, diretti o indiretti, saranno sempre divisi equamente 50 e 50!

Il Forum del Commercio proseguirà a settembre con nuove idee per aiutare il commercio, anche nella stagione invernale, con l’auspicio però che gli accordi vengano meglio onorati, senza richieste estemporanee dell’ultima ora.

Spero di essermi spiegato…per ogni chiarimento: info@matteofigini.it

Grazie

Buon weekend

P.S.: quanto sopra anche per meglio spiegare ad uno sparuto gruppo di commercianti che hanno esposto quel cartello….