Intervento in CC 29 gen 2014 sulla questione “Corte dei Conti – Villa Bagatti”

Intervento in CC 29 gen 2014 sulla questione “Corte dei Conti – Villa Bagatti”

4 Luglio 2014 0 Di MATTEO

Testo integrale da verbale del mio intervento in commento alle dichiarazioni del centro-sx che era poi uscito dall’Aula…

Mi spiace che notavo che chi ha letto, come diceva il Consigliere Vergani, neanche troppo bene, non è qua ad ascoltarmi in questo momento, però mi è venuta in mente una cosa.

Mi sembra Seneca diceva alium silere quod voles primu sile, cioè tacete voi per primi, quello che volete che avessero taciuto degli altri. Io cercherò di tacere io per primo tutto quello che avevo in mente da dire per mantenere toni istituzionali e non andare troppo su toni da bar che troppo spesso hanno caratterizzato quest’aula, non di certo per colpa dell’attuale maggioranza.

Quello che nell’intervento il Consigliere Golfetto ha chiamato rancore io lo chiamo diversamente: io lo chiamo ricerca della verità, ricerca della trasparenza e buona amministrazione.

Quindi gli atti che sono stati posti in essere in antitesi a qualcosa di fatto prima sono stati fatti perché non li ritenevamo politicamente corretti e abbiamo deciso di prendere altre strade. Quindi non parlo di rancore ma parlo di buona Amministrazione, dal mio punto di vista politico.

Il Consigliere Golfetto parla di divisioni interne e questo tutti lo sanno, è inutile nasconderlo, io mi sono sentito toccato più sul vivo per il mio trascorso politico. E colgo anche l’occasione per dire un po’ quello che avevo condiviso con l’altro referente del mio gruppo politico che è il Consigliere Pavesi che purtroppo è a letto con più di 39 di febbre, devo dire che queste divisioni non ci sono.

Perché è inutile nascondere che il sottoscritto nella scorsa Amministrazione era una delle voci più critiche sull’acquisto di villa Bagatti e lo sanno anche i miei colleghi di maggioranza. Ma i miei colleghi di maggioranza sanno anche che io ed il Consigliere Pavesi abbiamo un grosso spirito di gruppo e abbiamo capito, vuoi dai colleghi e vuoi dall’espressione popolare che probabilmente questa villa i varedesi la volevano anche se all’inizio il nostro pensiero era contrario.

Non è diventato magicamente favorevole, le perplessità restano, le perplessità ci sono perché quando pensavo, ed ho sempre pensato ah sei milioni di euro sono tanti in quest’epoca di crisi, col sociale come si farà? Le perplessità ci sono, è inutile nasconderlo, ma in un gruppo umano ci si parla e ci si confronta. Ed è un po’ l’invito che faceva prima Filippo Vergani.

Quindi non è la prima volta che viene fuori, ma ci tengo a dirlo e forse a ridirlo, non si deve immaginare che il Consigliere Golfetto ed i suoi colleghi di gruppo o magari anche Daniela stessa, senza volermi tirare la zappa sui piedi da parte tua, che in questo gruppo umano ci tiriamo i capelli a destra e a sinistra.

In questo gruppo umano, prima ancora che colleghi di Consiglio di Giunta siamo amici, signori, siamo veramente persone che vogliono bene al Comune che si conoscono da una vita. Filippo Vergani mi conosce da quando avevo nove anni, da quando io avevo nove anni, perché era il mio dirigente ed accompagnatore. Col Consigliere Regondi siamo cresciuti insieme all’oratorio; con Iacopo Beni lavoravamo in (…). Signori è per dirvi Fabrizio da quanti anni mi conosce. Non ci si deve immaginare di gente che litiga e si piglia per i capelli perché stiamo insieme per la cadrega.

Stiamo insieme perché ci conosciamo da una vita, stiamo insieme perché vogliamo bene a questo paese. L’essere della Lega, l’essere dei Fratelli d’Italia, l’essere di Alleanza Nazionale, l’essere di Forza Italia per un mio parere viene dopo perché prima c’è Varedo.

Quindi basta dire divisioni interne, siamo qua a litigarci eccetera, eccetera, questa cosa non me la voglio più sentir dire.

Poi se ci si vuole esimere da ogni responsabilità e si è avuto il coraggio di fare un intervento coraggioso, mi si scusi un po’ la l’allitterazione, io me le prendo e sto zitto. Mi si addossa una responsabilità, va bene la giustizia farà il suo corso, vedremo chi avrà torno, vedremo chi avrà ragione; io sono assolutamente sereno.

Questa non è un’aula di tribunale ed è per questo che, secondo me, l’intervento è stato sin troppo coraggioso, però sono orgoglioso di avere un Sindaco, e qui lo dico magari più da politico di partito che da Assessore, che ha fatto un atto giusto e che pochi Sindaci in Italia avrebbero fatto. Quello di mandare nelle case a Natale una lettera istituzionale e non politica. Una lettera, e qua sfido chiunque a provarmi il contrario, dove un c’era una parola pro o contro un gruppo politico. Dove non c’era una parola che diceva: io ho ragione, gli altri hanno sbagliato, cosa che invece, come ha riportato la Consigliere Gobbo, in altri contesti è successo.

E questo il Sindaco, tutti i cittadini varedesi devono essere fieri di avere un Sindaco di questo genere perché in quella lettera non c‘era niente di stampo politico, era un’analisi di quello che era successo; era un dubbio sul futuro ed una perplessità su quello che ne sarebbe dovuto essere dei bilanci del Comune che stasera si vanno a riscrivere.

Il Partito Democratico, il Gruppo di Centro Sinistra sta facendo tutto il contrario ovvero su una delibera della Corte dei Conti che invita il Comune ad esporsi finanziariamente più di quanto potrebbe e quindi a certificare, il Consigliere De Simone mi correggerà ma sbaglio sempre, uno sforamento del Patto sta addossando una responsabilità politica.

Quindi su un atto tecnico, su un atto contabile sta, a mio parere, portando acqua al suo mulino, voti al suo mulino strumentalizzando una vicenda che è prettamente tecnica.

Allora signori può piacere e non piacere, magari qualche anno fa quando iniziavo a far politica mi piaceva anche a me prendermi venti voti in più sul dire male degli altri e non dire bene che cosa ho fatto io.

Però in questo contesto non è il modo. Possiamo farlo sulla decisione di aumentare le tariffe del nido, quello lì le ha aumentate, io non le avrei aumentate, venti voti in più. Possiamo farlo su, ho asfaltato prima via Dante e non ho asfaltato via Agnesi, va bene, ma farlo su queste cose signori stiamo parlando del futuro di una comunità intera di tredici mila abitanti.

Ma con quale coraggio si addossa una responsabilità politica sui documenti tecnici che la Corte dei Conti stila cinquanta pagine e degli avvocati fanno fatica ad interpretarle. Ma chi ha il coraggio di porsi nella saggezza e nella sapienza di poterle analizzare meglio e con prospettive diverse di quanto non abbiano fatto dei tecnici preposti a fare questo di lavoro. Ma siamo seri e siamo un po’ meno presuntuosi.

In bocca al lupo a Varedo per il suo futuro.