Stralci dei miei interventi in Consiglio Comunale….

Stralci dei miei interventi in Consiglio Comunale….

8 Maggio 2014 0 Di MATTEO

27 settembre 2013 in tema di SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO

Grazie, buona sera a tutti. Io ringrazio l’Assessore De Simone e confermo quanto ha detto. Le risorse
che vengono date a quello più grosso dei miei settori sono davvero tante, però mi preme far presente alla
Minoranza come spesso è troppo sterile, troppo facile fare politica sulle fasce meno abbienti, sociale.
Io mi chiedo, ma se con tutti questi soldi in meno abbiamo garantito per due anni e mezzo gli stessi
servizi, allora siamo stati bravi perché è risaputo, avremo un po’ aumentato le tariffe del nido, avremo aperto
delle liste di attesa sui servizi domiciliari che prima non c’erano, ma i servizi sono stati in attaccati.
Non solo, sono stati ampliati. Siamo partiti con i buoni lavoro, abbiamo fatto uno sforzo per trovare in
bilancio i soldi. Abbiamo fatto delle economie anche su questo. In estate li abbiamo sperimentati. Abbiamo
imbiancato l’asilo nido facendo lavorare una persona in carico ai servizi sociali disoccupata che ha percepito
dei buoni lavoro erogati dal Comune per il tramite della tesoreria comunale.
Nei prossimi giorni farò un tavolo col Vice Sindaco e col settore lavori pubblici per fare un grosso
intervento, lo dico in anteprima, così la stampa se vuole ascoltare e darcene atto lo può scrivere, per fare un
grosso intervento di imbiancatura nelle scuole pubbliche comunali sempre usando le persone in carico ai servizi
sociali tra quelle meritevoli.
Non tra quelle che vengono, chiedono e basta, perché una volta si tendeva a dare i contributi a pioggia,
ma a quelle che dimostrano di avere voglia di fare, di essere semplicemente sfortunati a non avere lavoro in un
momento di crisi.
Questo è un bel modo di fare secondo me perché in un momento di crisi si cerca sempre di trovare delle
economie, delle risorse per garantire gli stessi servizi. Questo ci tenevo a dirlo. È spiacevole sentire fare politica
bagnandosi la bocca con le belle parole. Così sono capaci tutti.
Fare delle proposte, quindi dire, premiamo più questo piuttosto che l’altro è forse più sensato. Capisco
che magari politicamente è un po’ scomodo, però sicuramente è più sensato. Grazie.

 

10 OTTOBRE 2013 in tema di ingresso di Andrea Gaslini in Consiglio Comunale

Oltre al saluto doveroso mi ha dato un po’ il la l’intervento del collega Fabrizio. Anch’io volevo
chiudere nelle polemiche sterili a livello politico che in questo caso non ricadono neanche ed esempio può
esserne anche il fatto, come ha detto Fabrizio che io in modo particolare il Consigliere Pavesi possiamo anche
rappresentare un altro partito, ma non abbiamo mai voluto venir fuori con un nome, con un gruppo.
Io dico sempre che il segreto di questa Amministrazione, i Consiglieri e Giunta insieme è l’essere prima
amici e conoscenti da anni e poi rappresentanti di partiti politici. Quella che è la vita politica a livello nazionale
non si deve sempre riflettere a livello di Consiglio Comunale.
Quindi né da me né dal Consigliere Pavesi in questo caso è mai venuta la voglia o l’idea di dire
emergiamoci o cataloghiamoci come Fratelli d’Italia. Noi ci crediamo, abbiamo il nostro credo. Abbiamo il
nostro percorso politico, arriviamo da un’ala della destra un po’ più a destra di altra parte della Maggioranza,
ma a livello varedese non c’è mai importato.
Noi siamo per Marzorati Sindaco con la Lega, col Pdl. Quello che succede nel corso del tempo è il
meno, quindi a me onestamente che perdo in Consiglio Comunale un amico come Emilio Locati del gruppo Pdl
di cui fa parte anche un componente di Fratelli d’Italia e che entra un componente della Lega che può avere
numericamente un punto in più non me ne frega proprio niente.
Noi siamo comunque numericamente quello che contiamo perché i cittadini ci hanno voluto e che ce ne
sia uno in più della Lega o uno in meno del Pdl onestamente non cambia né gli obiettivi né il modo di lavorare
di questa Maggioranza.
Ciao Emilio, è stato un piacere averti con noi. Andrea, benvenuto, ti conosco anch’io da quando sei
piccolissimo. Ho bisogno anche di te, come usò tanto Stefano Pavesi per alcuni eventi, per alcune
collaborazioni sul territorio. Grazie.

 

28 novembre 2013 in tema di approvazione regolamento per l’utilizzo dei profili sui social-network del comune di Varedo

Almeno mi scaldo se mi fate parlare, adesso parlo mezz’ora. Allora questo l’abbiamo visto e rivisto più
di una volta, apprezzo il fatto di essere riusciti su una cosa magari se vogliamo piccola non di impatto
trascendentale dal punto di vista della cittadinanza, Urbanistica, Lavori Pubblici però a lavorare insieme come
Maggioranza e Opposizione stendendo un Regolamento a 10 mani.
Quello che mi fa appunto contento è che penso che non sia mai successo nel Consiglio Comunale di
Varedo e forse con pochissimi esempi in tutta Italia.
Allora non sto ad entrare nel dettaglio del Regolamento sto un po’ più alto in due minuti solo un po’ per
il pubblico presente, per i Consiglieri che magari sono stati un pochino coinvolti.
Da un anno e mezzo ormai il Comune di Varedo è presente su alcuni social network con degli account
istituzionali dove giornalmente viene pubblicato ciò che viene messo sempre sul sito del Comune e viene anche
travasato lì, i risultati sono buoni perché comunque abbiamo una media di visualizzazione settimanali molto
superiori rispetto a quello che è il sito Internet del Comune, abbiamo più di una volta ricevuto dei plausi per il
piglio istituzionale che è così e resta tale, nel senso invito chiunque ad andare vedere bacheche o profili di altri
Comuni dove spesso si scatenano bagarre commenti e contro-commenti di internauti di livello politico piuttosto
che di insulti al Sindaco, all’Assessore o al Consigliere di turno, soprattutto all’Assessore, soprattutto a quello
parlante, invece Varedo, devo dire, che o siamo fortunati o siamo bravi, ma mantenendo questo piglio molto
istituzionale, molto, se vogliamo, alto ma nel dettaglio delle cose, nel dettaglio degli eventi, fornendo spazio
alle Associazioni che si fanno patrocinare negli eventi, siamo riuscendo a mantenere questi account puliti, puliti
dalle volgarità, puliti dall’insulto, puliti dalla lotta politica, quindi questo è davvero un canale di informazione,
secondo me, vero.
L’ultima cosa che ci tengo a dire è che già da due anni entriamo in un rapporto sulla presenza dei social
network nella Pubblica Amministrazione, se non sbaglio dell’Università di Siena, tra i Comuni più virtuosi
nell’utilizzo delle piattaforme sociali in Italia e nella Provincia di Monza e Brianza, nel rapporto tra iscritti
Facebook e Twitter e cittadini siamo ad oggi secondi solo ai nostri vicini di Bovisio Masciago. Grazie. Aspetta
che è partito 2 anni prima però.

20 dicembre 2013 in replica al Cons. Cornali in tema di approvazione variante del B7 (per i non addetti ai lavori la zona ex trotter ed ex serre interne al giardino di villa Bagatti dove prima della nostra variante era stato previsto un insediamento residenziale….)

Siamo stanchi di ripeterlo. Nessuno di questa Amministrazione, io compreso, che ho sempre avuto
l’onore di ricedere per primi e portare avanti rapporti con la Fondazione Nemo, ha mai chiuso le porte a
Fondazione Nemo.
Sfido a portarle qua un rappresentante di Fondazione Nemo che dica in pubblico che questa
Amministrazione gli ha detto di no perché non è possibile e non è vero! Oltre a ciò, Le dico che nella
delibera che Lei ha in mano, visto che è sempre così preciso, quando ci sono delibere sui servizi sociali
prende la parola non tanto per fare domande, ma per far vedere alla gente che sa, perché sapeva che aveva
50 bambini in carico ecc. Fa le domande ma conosce le risposte.
Anche in questo caso faccia vedere ai Consiglieri di Maggioranza, al Consigliere 5 Stelle, al
pubblico e alla Giunta che le risposte le conosce perché sono scritte in delibera. In delibera c’è scritto che
con questa cosa restano compatibili tutte queste finalità.
Se volete andare in giro a recuperare trenta voti raccontando la favoletta del lupo, che abbiamo
detto di no a Fondazione Nemo che voleva venir qua, sfortunati loro, a guarire dei bambini malati, di sla
e alla quale non abbiamo detto di no, ditelo.
I boccaloni che vorranno votarvi perché gli raccontate questa cavolata magari vi voteranno anche,
ma noi siamo tranquilli che a Fondazione Nemo non abbiamo detto di no e sono arrabbiato a continuare a
sentirmi dire questa cosa, perché a questo punto Le dico mi trovi uno di Fondazione Nemo che venga qua
a dire in pubblico che gli è stato detto di no.

Non mi prenda in giro perché magari di urbanistica non me ne intendo, ma non mi reputo uno
stupido. Nessuno sostiene che una serra sia sufficiente per fare l’intervento che loro volevano realizzare.
Loro oltre alla serra nella proposta non scritta, ma verbalmente esplicitata alla Giunta e mai
formalizzata, mai, perché altrimenti ve l’avremmo messa in mano il giorno dopo, avrebbero usato anche
la seconda serra e avrebbero usato per la foresteria e per le stanzine i fienili che sono della medesima
proprietà, mi corregga se sbaglio, di quelle che sono le serre.
L’intervento residenziale che c’era prima e che era previsto da PGT perché era un intervento
residenziale con quei tot metri quadri di superficie calpestabile in quel caso era incompatibile con una
finalità sociosanitaria perché le cose vanno dette come sono.
Se non si fa la revoca del B7 viene Nemo, certo che gli deve dire di no perché le previsioni lì sono
residenze. Ma qua non sto raccontando la favoletta del lupo politicamente, sto dicendo la verità perché
questo c’è scritto negli atti. Signori, non prendiamoci in giro.
Quando abbiamo fatto questa revoca nel mentre, poco dopo è arrivata Fondazione Nemo.
Fondazione Nemo è arrivata in questi giorni l’anno scorso, le ho subito aperto le porte. A
gennaio/febbraio li abbiamo portati subito in Giunta, li ho fatti conoscere al Sindaco, li ho fatti conoscere
a tutta la Giunta.
Da lì, visto che l’iter era ancora in corso, è stata premura dell’Assessore all’Urbanistica Fabrizio
Figini chiamare i tecnici che possono confermarlo, dicendogli: fermi tutti. Questa compatibilità deve
rimanere perché è un progetto che secondo noi fa venire fuori tutto il contesto e pur restando ahimè nella
bruttezza di aver scorporato la villa e aver lasciato il trotter e le serre al privato, qualificarle in maniera
privata, ma con una cosa socio/sanitaria comunque di funzione pubblica avrebbe reso “fruibili” a tutti una
parte del parco che oggi è recintata da un cancello verde.
Questa è la verità. Solo questa è la verità, nient’altro che questa, che oggi un cittadino di Varedo
quando entra in Villa Bagatti a sinistra trova un cancellino verde che è proprietà privata.
Noi abbiamo detto dentro quella proprietà privata secondo noi non ci dovrebbero essere i gazebo
con i barbecue di una famiglia privata che si è fatta la residenza, ma al massimo preferiamo che ci sia
Fondazione Nemo. Questa è la verità. Basta raccontare altre cose perché non è la verità.
Scanniamoci sulla politica. Scanniamoci io sono bianco, nero, verde, ma non diciamo alla gente
cavolate! Non è la nostra funzione in un paese di 13.000 abitanti. Le cose vanno dette e fatte per quello
che sono.

Poi mi dite noi preferivamo le residenza, siamo contrari perché preferiamo le residenza. Va bene.
Questa è politica, ma non potete dire quello che non è. È questo che mi fa imbestialire. Sono tornato qua
perché su Fondazione Nemo ci ho creduto.

Non è nostra perché quello che è oltre il cancello
verde, tutto il giardino e la villa sono nostre, sono della fondazione, sono pubbliche, ma quello che c’è
dentro per decisioni che il sottoscritto in primis e la Maggioranza non aveva condiviso, quello che c’è
dentro in quel contesto non è nostro e quindi non possiamo liberamente decidere cosa farcene.
Sarà Fondazione Nemo che dovrà trovare prima l’accordo col proprietario che è rimasto tale del
trotter e delle serre e poi venire qua a chiederci se la compatibilità esiste. Trova l’accordo col
proprietario? Va bene.
L’hanno trovato, vengono in Comune, possiamo farlo? Sì sarà la risposta perché qua dentro c’è
scritto che è sì la risposta e non dica il contrario.