Servizio Integrazione Lavorativa: anno 2012

Servizio Integrazione Lavorativa: anno 2012

16 Luglio 2013 0 Di MATTEO

Che cos’è il S.I.L.?

E’ il Servizio Integrazione Lavorativa offerto dall’Azienda Speciale Consortile “Consorzio Desio Brianza” di Desio del quale il Sindaco di Varedo, Diego Marzorati, è presidente dell’Assemblea dei Sindaci soci del Consorzio.

E’ stato creato in risposta alla legge n. 68 del 1999 che ha istituito il “collocamento mirato” (e non più “obbligatorio”) per le persone riconosciute invalide civili in percentuale superiore al 45% o invalide del lavoro superiori al 33%.

Dal gennaio 2011, il servizio si è aperto anche ad un’utenza disabile di tipo psichiatrico (in accordo con il Centro Psico-Sociale), andando a  sopperire quindi la chiusura del CEFIL che da anni era preposto a questo scopo. Fondamentale per questa tipologia di utenti è quella di essere accompagnati anche da un punto di vista medico-sanitario durante il percorso di inserimento lavorativo.

Il S.I.L. si propone quindi di accompagnare le persone disabili e svantaggiate nel mondo del lavoro, con la ricerca di postazioni di tirocinio e l’affiancamento nella fase di inserimento presso aziende e cooperative del territorio (che va inteso anche al di là dei confini della nostra Provincia).

Tralasciando i dati per altri comuni e focalizzando l’attenzione su Varedo, il S.I.L. nel corso del 2012 ha seguito 24 residenti varedesi dei quali:

– n. 7: conosciuti e presi in carico;

– n. 2: assunti per iniziativa privata (ovvero da soli sono riusciti a ricollocarsi lavorativamente);

– n. 9: seguiti con monitoraggio post-assunzione;

– n.4: assunti direttamente tramite l’apporto del S.I.L..

La presa in carico del SIL una volta che la persona è stata assunta, continua per i tre anni successivi la data di assunzione.

Da non dimenticare che il S.I.L. è stato anche organizzatore di convegni in tema di disabilità (in particolare sull’ art. 14 della legge 68/99).

Perché questo intervento? Per dare evidenza di un servizio certamente nascosto ai più, ma che tanto “dà” alla cittadinanza!