Sempre in tema…Ludopatia

Sempre in tema…Ludopatia

3 Luglio 2019 0 Di MATTEO

Si è svolta lo scorso 25 giugno la commissione sul tema Ludopatia già preannunciata su questo blog.

Ai tutti i consiglieri presenti, di maggioranza e minoranza, mi sono limitato a evidenziare che la Giunta è disponibile ad ogni iniziativa che non preveda impegni di spesa sul bilancio pubblico, perché i fondi non sono disponibili, e che non vada a ledere sulla libera iniziativa imprenditoriale dei gestori: seppure l’attività commerciale che vede come core-business i servizi di video-lottery possa esser discutibile da molti, come amministrazione non vogliamo procedere ad alcun tipo di provvedimento o regolamento che restringa il campo agli imprenditori rispetto a quanto la legge, Nazionale, loro già consenta di fare.

Ben vengano quindi iniziative nelle scuole (che a me personalmente non convincono dato che sul territorio non abbiamo istituti superiori) le quali hanno già informalmente manifestato interesse soprattutto nei riguardi dei giochi online, sentendo in maniera inferiore l’esigenza di trattare il tema “slot-machine”.

D’accordo su ipotesi di lavoro che prevedano un’indagine statistica sui “vizi da gioco” (una sorta di “censimento del gioco d’azzardo”) ed anche alla valutazione di fattibilità di uno sportello sociale in comune che sappia indirizzare famigliari e amici di potenziali vittime ai giusti canali territoriali (Sert, ecc) che si occupano di dipendenze: questa è infatti una tematica prettamente sanitaria della quale il comune non può occuparsi primariamente.

Spiace invece continuare a leggere sulla stampa di idee e indicazioni diverse provenienti da una minoranza consigliare che, nelle sedute pubbliche di commissioni tace o addirittura acconsente e poi sui giornali fa propaganda buonista e sempliciotta, continuando altresì a leggere in maniera del tutto erronea i dati statistici di spesa pro-capite che sono totalmente corretti da un punto di vista matematico, ma profondamente sbagliati ad una lettura attenta di come vengono calcolati: fare dell’allarmismo sulla situazione varedese basandosi sul calcolo “importi giocati annui” diviso “numero degli abitanti” non è infatti statisticamente valido. Un grosso operatore del settore è infatti operativo sul territorio, ma nemmeno il 5% della sua clientela, dati alla mano, è residente. Quindi il problema non è di “Varedo”, ma è di portata molto più ampia. Non c’è allarmismo su Varedo e la reputazione della città non è toccata da questi dati, purché essi siano letti come la statistica suggerisce e non come piace alla propaganda di minoranza.

Torno quindi a dire che il vero protagonista della lotta alla ludopatia deve essere primariamente lo Stato: gli Enti Locali possono fare sensibilizzazione, ma non possono “remare contro” la libera iniziativa privata prevista per legge.

Le iniziative ipotizzate per l’Amministrazione devono vedere luce nei prossimi mesi: ma gli attacchi gratuiti della minoranza non facilitano il lavoro. O si lavora insieme o non creeremo nulla di efficace!

Invito anche la stampa locale, con la consueta cortesia e richiesta di zelo, ad esaminare meglio i dati forniti e, nella redazione degli articoli, a esaminare meglio i numeri e darne una lettura certamente più valida dal punto di vista demografico e statistico.