Nuovo regolamento per gli orti comunali: oggettività e trasparenza per smentire gli allarmismi

Nuovo regolamento per gli orti comunali: oggettività e trasparenza per smentire gli allarmismi

1 Febbraio 2013 0 Di MATTEO

In data 31 gennaio alle h 12 è scaduto il termine di presentazione per le domande di assegnazione di un “orto comunale” di via Merano.

Il bando è stato riaperto qualche mese fa dall’Amministrazione Comunale a seguito della votazione in Consiglio Comunale di un nuovo regolamento, da me fortemente voluto, che aveva come scopo primario quello di azzerare lo stato dell’arte su un tema mai affrontato in dieci anni di Giunta Daniel:  verificare chi davvero occupasse o meno gli orti; verificare quali effettivamente fossero coltivati; dare possibilità, a chi da anni giaceva fermo in graduatoria, di ottenere finalmente un orto. A tale proposito, se si conviene che la coltivazione di un orto comunale assuma connotati sociali, si deve anche convenire sul fatto che nessun cittadino poteva permettersi di coltivare un orto da 12 anni consecutivamente senza esser mai passato nuovamente da una graduatoria “oggettiva” e “di merito” che ne verificasse il mantenimento dei requisiti per il possesso dell’orto stesso.

A seguito del Consiglio Comunale ho personalmente dovuto far fronte a tante richieste di ricevimento e di appuntamento da parte di cittadini assegnatari degli orti. Tutti preoccupati da un ingiustificato allarmismo sparso verbalmente per il paese da personaggi non identificabili al grido di: “l’assessore Figini Matteo vi toglie l’orto”. Con la consueta disponibilità e trasparenza ho ricevuto chiunque abbia voluto incontrarmi sul tema, spiegando loro, carte alla mano, tutti i motivi che hanno spinto l’Amministrazione a rivedere il regolamento e tranquillizzandoli sul fatto che per tutti, se i requisiti al possesso si fossero mantenuti dal momento della loro prima assegnazione, ci sarebbe stato molto probabilmente spazio in graduatoria.

Bisogna ammettere che, oltre a un po’ di fortuna (che, come si sa, aiuta gli audaci) ci avevamo visto giusto: al 31 gennaio sono pervenute in comune 111 richieste, tra le quali 94 di cittadini già assegnatari di orti e 17 di nuovi cittadini interessati alla coltivazione.

Non solo: ben 17 vecchi assegnatari non hanno ripresentato la richiesta e merito va ad 11 di loro che, senza alcuna sollecitazione, hanno riconsegnato le chiavi del loro orto agli uffici comunali di loro spontanea volontà e prima della chiusura del bando. A loro in modo particolare va il mio plauso per il loro senso civico e rispetto nei confronti di chi ha manifestato la volontà di avere in assegnazione un orto per la prima volta.

Sulla vecchia lista d’attesa è altresì utile ricordare che, dei 20 in lizza alla fine di ottobre 2012, solo 6 hanno ripresentato domanda, i quali, sottratti ai 17 nuovi richiedenti, evidenziano 11 domande presentate per la prima volta che, senza una revisione completa dell’assegnazione degli orti, avrebbero dovuto aspettare anni per vedersi assegnato un orto comunale.

Tutto ciò descritto, risulterebbe, alla data di oggi, che nel caso di positive verifiche su tutte le domande ricevute e a graduatoria approvata (verosimilmente nel giro di un mese al massimo), il Comune avrebbe in disponibilità ancora 7 orti, di cui 3 potenzialmente assegnabili e 4 riservati ai servizi sociali e assegnabili in deroga ad ogni graduatoria, come da regolamento approvato.

Ultimo, ma importantissimo e sincero, va il mio grazie ai dipendenti comunali che, in sinergia tra l’Ufficio Territorio e Sicurezza della Polizia Locale e l’Ufficio Case del Settore Servizi alla Persona, mi hanno aiutato a scrivere un regolamento equilibrato, meritocratico e trasparente e hanno poi gestito la fase istruttoria del bando con metodo, precisione e puntualità.

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