L’amministrazione locale ai tempi del Coronavirus

L’amministrazione locale ai tempi del Coronavirus

12 Marzo 2020 0 Di MATTEO

Questo mese non si può far spazio su questo blog all’emergenza della nostra epoca che finirà sui libri di storia.

Ho la fortuna/sfortuna di viverla da una posizione diversa dai più che mi consente di entrare molto nello specifico nella lettura dei documenti e, come tutti penso immaginino, mi porta a seguire tutta la sfera della comunicazione istituzionale del Comune.

Cos’ho da dirvi in questo primo giorno di “chiuso tutto”?

Che, per l’ennesima volta, ma per la prima con così tale forza, mi sono accorto di quando i “Sindaci” siano “GRANDI e SOLI”. E non parlo solo del nostro (che sta tenendo un comportamento encomiabile), ma di tutti i sindaci di cui sentiamo parlare in questo periodo.

La vita da mediano del Sindaco hanno scritto ieri: e vi invito a leggerlo. (CLIC)

Grandi perché si assumono responsabilità spesso non loro, per indennità ridicole se paragonate all’ultimo dei deputati o dei consiglieri regionali. Grandi perché hanno una parola per tutti e sanno parlare sia con i “superiori” sia con il cittadino.

Grandi perché sanno sempre andare tutti, almeno quelli che conosco io, oltre il colore politico; e da giorni sono chiusi 10 ore in Comune in attesa di riunioni, COC, capire come e se si può attuare uno smartworking in un piccolo Comune, video-conference, ecc… E non sempre i loro Assessori possono aiutare perché alla fine è il Sindaco che fa, che firma.

E sono Soli.

Perché gli enti sovra-ordinati sono sempre lenti ed in ritardo: fanno annunci in un italiano corrente e poi scrivono atti con un italiano formale, antico e incomprensibile. Come si possono usare in un testo normativo verbi quali “evitare” al posto di “vietare” o “raccomandare” al posto di “ordinare”?

Come possono mettere in condizione un Sindaco di interpretare le loro superficialità?

La scelta giusta e vera ieri sera è stata presa. Una scelta dovuta ormai. Una scelta che, fosse arrivata subito ai primi casi di Lodi ed almeno per 3 Regioni, sarebbe stata invece Coraggiosa.

Diamoci 2 settimane di relax, in famiglia, riscopriamo nuovi giochi, passioni online e non, il cortile, il giardino, sistemiamo il box, la cantina…facciamo quelle cose in casa che rimandiamo da tempo.

Io spero, da solo, di poter continuare anche a fare un po’ di running, ma su questo mi sto ancora documentando: i giornalisti dicono “niet”, ma i documenti ufficiali sembrano dire di “sì”.
Usiamo meglio la nostra testa: meglio 15 minuti su un documento ufficiale che 5 sull’articolo trovato online, anche se di una testata famosa e credibile!

Buona “quarantena” a tutti!