Europee 2014: s-viste da un piccolo Assessore di provincia…

Europee 2014: s-viste da un piccolo Assessore di provincia…

29 Maggio 2014 0 Di MATTEO

Ne ho dette e ridette tante sui social-network in questi giorni. A caldo e a freddo, con amarezza o con sicurezza. Senza la pretesa di fare articoloni, mi limiterò a qualche flash… Va beh, poi si sa che viene il solito papiro…ma datemi mezz’ora ed una tastiera e la passione mi porta a scrivere pure troppo….

1) Non ha vinto Renzi. Il primo partito è l’astensione che si ferma al 42%, mentre Renzi sfiora il 41%.

2) Tra chi ha espresso un voto, Renzi ha stravinto. Per merito suo o per demerito di altri? Arduo dirlo. Sicuramente per demerito di Grillo che non ha saputo tradurre le “urla” in azioni concrete a Roma. Probabilmente per demerito della sciagurata lista “ex-Monti” che ha raccolto percentuali da prefissi marchigiani. E, con una certa qual dose di verità, anche per demerito di Berlusconi, incappato nella peggior campagna elettorale della sua vita (con che credibilità poteva raccontare dei discorsi di Hitler simili a quelli di Grillo???). Nulla tolgo poi al comunicatore Renzi che sicuramente molto ha fatto per convincere gli elettori: ora il banco di prova per lui è arduo…vedremo l’onda lunga quanto durerà.

Un’altra cosa certa? Vincono le Banche…Ma il popolo che ha scelto in fondo non lo sa….

Un amico mi scriveva “ci vuole stabilità, ho sempre votato centro-destra, ma c’era un pazzo da fermare e per non farlo vincere ho votato renzi” ( ” ‘sto ” discorso me l’hanno fatto in troppi…). Ma io mi chiedo? La stabilità cos’è? E’ benessere di popolo o è arricchimento per le banche che volano in borsa?

Il popolo oggi soffre veramente e per rivedere le politiche economiche basterebbe chiamassero un piccolo assessore di provincia come me che settimanalmente vede e conosce casi che commuoverebbero la persona più cinica del globo. Un Assessore che non può spendere soldi liquidi che arrivano dalle tasse dei cittadini in loro favore perché la Merkel, e le banche (che volano in Borsa da lunedì) non vogliono. Loro vogliono i soldi lì, nelle tesorerie comunali a garanzia del patto. E di spendere per il popolo non gliene frega. E molti dei politici, purtroppo quelli che vincono, vanno loro dietro.

Io non sono fiducioso sul fatto che Renzi andrà in Europa e saprà farsi allentare il patto. Ci ha già provato B. e sappiamo tutti che fine ha fatto…. Se a Renzi faranno fare la stessa fine? Ci alleeremo come Popolo contro lo straniero che detta legge oppure continueremo a fare i leccapiedi della banche (soprattutto i cd elettori “centristi”???).

3) Il centro-destra è lacerato. Ha perso. Punto. A capo.

NCS (il cd NCD stampella della sinistra), senza i voti di Casini e Cesa e quelli siciliani non ce l’avrebbe mai fatta: esperimento fallito, ma Angelino si tiene stretto il cadreghino di un ministero che, da tutti gli aspetti (stadio, clandestini, ecc), sta gestendo con una certa superficialità a parer mio.

Forza Italia è crollata. Resta il riferimento di area, ma così non si può pensare di andare avanti. Serve gente nuova, volti nuovi e soprattutto serve più destra. Non si può pensare di diventare alternativi a Renzi andando ogni 3×2 a dire che lo si vorrebbe al di qua dello schieramento… ridicoli! E, ancora: votano l’abolizione del reato di clandestinità e adesso vanno a firmare il referendum abrogativo proposto dalla Lega? E, sempre restando nell’incoerenza: voti la legge Fornero e adesso pensi di sostenere il referendum per la sua abrogazione? Madddai! Come sperano di prendere più del 17% con questi atteggiamenti ridicoli? L’incoerenza manifesta la capirebbe anche un bambino di 5 anni!!!

Complimenti alla Lega Nord e non aggiungo altro. Dico solo che fa battaglie per le quali, se Fini non ci avesse svenduto, noi eravamo in prima linea già parecchi anni fa. E poi scoccia che i media le diano più visibilità mediatica…ma anche qui rimedieremo…

E noi? Sin troppe parole sono state spese in questi giorni.

Per prima cosa mi piace segnalare questo [styled_link link=”http://www.secoloditalia.it/2014/05/abbiamo-perso-facciamo-in-modo-che-non-succeda-piu-rivoluzioniamo-il-centrodestra/” variation=”copper” textColor=”#000000″ target=”blank”]ARTICOLO[/styled_link]
di Fragalà che ho davvero molto apprezzato

E su noi andrebbero fatte distinzioni ben evidenti tra risultati nazionali, regionali e provinciali.
Potevamo sicuramente fare di meglio, ma di certo non di più. Almeno in Brianza ogni militante si è speso al massimo cercando di porre rimedio alle defezioni e agli abbandoni dell’ultima ora. Avere un giorno sì e un giorno no gente che parla male su FB di questo o di quell’altro non aiuta: mi hanno sempre insegnato che i panni sporchi, se ci sono, si lavano in casa. Per quanto mi riguarda in Brianza “è tutto in bolla”: c’è da lavorare, tanto, e da cambiare qualcosina. Ma di certo non c’è da colpevolizzare nessuno, ne tantomeno la nostra candidata di casa Paola Bencini che, mi perdonerà, dal semi-anonimato cuba più di 1100 preferenze nella circoscrizione nord-ovest.

Vedete? E’ questo lo spirito di militanza: sapere di partire sconfitti, ma lavorare duro!!!

Cosa non ha funzionato? Sicuramente la visibilità sui media, l’esser in ritardo su alcuni temi sui quali la Lega ci ha anticipato (e a tal proposito bene per l’appello dell’On. Corsaro ad iniziare un dialogo con Salvini perché al Nord la competizione con la Lega, già dai tempi di A.N., ci ha sempre un po’ penalizzati), l’esserci imbarcati persone che hanno aderito a FDI-AN troppo tardi. Su quest’ultimo aspetto dovremo fare parecchia attenzione in futuro. Ottime sono iniziative come Officina per l’Italia per allargarci e allargare, ma ponendo qualche gate all’ingresso.
Non dimentichiamo però che i voti sono quasi raddoppiati in un anno pur dinanzi ad un più alto astensionismo. E ciò come lo leggo? Che continuiamo fortemente a recuperare il voto del militante ed i voti “personali” che in ogni comune tali militanti hanno, ma non recuperiamo i cd voti di opinione, quelli di chi sceglie a poche ore dal voto, se non dietro l’urna stessa. E’ su questo che dobbiamo lavorare, far girare il simbolo, trovare nuovi volti da accostare spesso in TV a quello di Giorgia e utilizzare personaggi di primo piano e di esperienza come Ignazio per strutturare sempre meglio il partito ed ancorarlo al territorio.

Smetto di annoiarvi, invitandovi alla lettura de “Il Milione”, editoriale post-elettorale di Giorgia Meloni!

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Ciao!