Case Popolari a Varedo: imprescindibili ormai le verifiche sulle situazioni debitorie

Case Popolari a Varedo: imprescindibili ormai le verifiche sulle situazioni debitorie

22 Marzo 2013 0 Di MATTEO

In un momento di crisi e dove i soldi pubblici sono sempre più centellinati, un’amministrazione responsabile è bene che faccia maggiori sforzi per efficientare la spesa, identificare al meglio le priorità e recuperare i debiti che ha nei confronti di cittadini insolventi.

Sui primi due a Varedo sono già stati fatti ottimi passi avanti: con centinaia di migliaia di euro in meno e solo piccoli aumenti delle tariffe siamo riusciti a mantenere gli stessi servizi sociali e lo sforzo finalizzato a non tagliarne nessuno proseguirà. Non solo: prima di erogare contributi o aiuti vari agli indigenti, le analisi dell’assistenza sociale sono sempre più concrete, proceduralizzate e si basano su criteri oggettivi e non su una sorta di “discrezionalità politica”.

Ma ora si tratta di affrontare un altro tema e, prima che qualcuno strumentalizzi politicamente la faccenda a fatti in corso, ho pensato fosse meglio giocare d’anticipo e spiegare ai cittadini il percorso che l’Amministrazione Comunale di Varedo intende perseguire.

Il tema è assai semplice: verificare tutte le situazioni debitorie degli affittuari delle case popolari, convocarli in Municipio, verificarne lo stato o meno di reale indigenza, chiedere di sottoscrivere un piano minimo di rientro dal debito.

Il Comune di Varedo è infatti attualmente esposto di più di 80.000 € nei confronti di parte degli affittuari. Considerato che il canone di affitto è calcolato in base alla normativa regionale sull’edilizia residenziale pubblica, tenendo conto della situazione reddituale dichiarata dei nuclei familiari e fermo restando che per la sostenibilità del sistema la gratuità non è prevista, l’Amministrazione Comunale non può permettersi di accettare questo stato di cose, soprattutto se si pensa che la media annuale degli affitti comunali si aggira intorno ai 1.300 €, contro un canone privato medio che, nella nostra zona, è più del triplo.

Durante queste convocazioni con le famiglie affittuarie e debitrici, l’Amministrazione chiederà di impegnarsi a pagare le rate del 2013 e sottoscrivere un piano di rientro mensile: questo gesto è atto quantomeno a non far innalzare ancora di più il monte dei debiti.

Dinanzi al perdurare di situazioni di disinteresse e con un accumulo di debito nei confronti del Comune, e quindi di tutti i cittadini, superiore a circa 4.000 €, è intenzione dell’Amministrazione Comunale adire le vie legali per ottenere una sentenza di sfratto.

Si sottolinea comunque che, per le situazioni di maggior indigenza, si continueranno a contemplare una serie di accortezze che gli uffici valuteranno in itinere.

Detto ciò, una prima verifica del mantenimento di questo piano di rientro sarà portata avanti tra Luglio e Settembre prossimi.

Tutto ciò anche nel rispetto di tutte quelle famiglie che da anni pagano regolarmente l’affitto o di quelle che sono in graduatoria per l’ottenimento di un appartamento da tempo.