“BISOGNA AVERE UN CAOS DENTRO DI SÈ, PER GENERARE UNA STELLA DANZANTE” (Nietzsche)

“BISOGNA AVERE UN CAOS DENTRO DI SÈ, PER GENERARE UNA STELLA DANZANTE” (Nietzsche)

26 Giugno 2023 0 Di MATTEO

FORSE A VOLTE IL DISORDINE E’ NECESSARIO PER CREARE ORDINE

Negli ultimi tempi ho sentito tanti cittadini lamentarsi definendo Varedo un “cantiere a cielo aperto”.

Sono consapevole che i lavori per le strade possano recare disagio costringendoci a percorsi alternativi che cambiano le nostre abitudini.

Ma è un piccolo sacrificio necessario per avere una cittadina migliore e più efficiente.

La creazione di nuove zone residenziali obbliga a rafforzare la rete idrica e fognaria … se si vuole navigare sempre più velocemente è necessario cablare il territorio … anche l’inserimento di nuovi servizi può comportare la sistemazione dei cavi elettrici nel sottosuolo … la necessità di ripristinare il manto stradale e le infrastrutture …

Tutti interventi che comportano la rottura di strade.

La domanda sorge spontanea “perché non fare un unico intervento anziché spaccare e richiudere ogni momento?

La risposta è semplice perché non tutti gli interventi sono programmati dal Comune ma da società esterne che gestiscono gli appalti.

E quindi l’amministrazione non può fare nulla??

Certo non può impedire gli interventi od interferire nella loro organizzazione e programmazione, ma può sicuramente vigilare che i lavori siano eseguiti a regola d’arte, che alla fine sia ripristinato lo stato originario e sollecitare un pronto intervento.

Un esempio il cantiere sul ponte della Milano-Meda su viale Brianza che non è di giurisdizione comunale ma provinciale.

Il Comune si è fatto più volte portavoce del disagio cittadino sollecitando un’accelerazione dei lavori affinché il cantiere sia concluso al più presto.

Dunque la volontà di noi eletti è di essere presenti sul territorio vigili e pronti ad intervenire facendoci rappresentanti non solo degli interessi ma soprattutto della voce dei cittadini.

Tutto questo caos poterà sicuramente al miglioramento.

Enrica Busnelli